29 giugno 2006

Pop Parade

Ieri si è tenuta la Pop Parade, manifestazione contro la precarietà , per l'abolizione della legge 30 e del pacchetto Treu. Organizzata da reti di movimento, collettivi di precari, sindacati di base, studenti, senza casa, la parata ha percorso circa sei chilometri riversando musica, rabbia e rivendicazione dei propri diritti sulla città ormai stanca delle otto ore e in procinto di andare a dormire. Per poi svegliarsi l'indomani mattina, riempire il portabagagli della macchina e, sfuttando il ponte di San Pietro e Paolo, partire verso il mare. E poi lunedì di nuovo al lavoro. Relax comandato. In fondo si è manifestato anche contro questo.
"Il sindaco Veltroni rivendica con orgoglio la crescita del 4,1% del Pil cittadino, ma dimentica il fatto che la Roma dello sviluppo edilizio selvaggio, degli squali del mattone, delle opere dei grandi architetti, la Roma dei servizi alla persona e alle imprese, dell'industria dello spettacolo e della vetrina culturale fatta di happening e grandi eventi, cresce sulle spalle della precarietà diffusa", si legge sul flyer che annuncia l'iniziativa.
Una partecipazione tutto sommato positiva. Il carosello era composto da operatori del terzo settore, lavoratori dei canili, precari della Sanità e ricercatori dell'università, precari Istat e lavoratori Atesia, precari dello spettacolo e attivisti delle produzioni culturali indipendenti.
Alla fine però, tornando a casa un po' barcollante e sudaticcio, percorrendo nottetempo la Roma imperiale insolitamente a misura d'uomo, scuoto la testa e borbotto sotto il sempre vigile sguardo dell'esagerato schieramento di carabinieri, accasciati, intontiti dalla maratona e dall'impossibilità di ripararsi dall'infausto vento portatore di tecno che li assale, chi sul muretto che circonda Circo Massimo, chi al camioncino dei panini, chi in disparte a litigare al telefono con la fidanzata. A riposo, anche loro, al bivacco.
E penso a cosa può essere servita questa serata, se è questo il modo giusto di farsi sentire, quanto funzioni.


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